Recensione: "The Danish Girl" - Il film

Ciao lettori e bentrovati!
Quello che vi propongo oggi è un post un po' diverso dal solito, restiamo sempre in tema recensioni ma siamo nel mondo cinematografico. Chi mi conosce bene, saprà che oltre ai libri, un'altra mia grande passione è il cinema... adoro partecipare alle anteprime, passo ore intere a guardare i trailer delle nuove uscite in sala, amo prendere parte ai festival cinematografici e la lista dei miei attori preferiti dubito riuscirà mai a vedere una fine!

Quale miglior occasione per parlarvi di qualche film che di tanto in tanto vedrò, se non con degli articoli sul mio blog, da poter condividere con tutti voi? :)

Nel post di oggi, vi parlo dell'ultimo film che ho visto, ovvero "The Danish Girl", che in realtà, avrei voluto tanto vedere al momento della sua uscita nelle sale italiane, ma purtroppo per questioni di tempo, non ci sono mai riuscita... in conclusione era in lista da un bel po' di mesi e ho approfittato della messa in onda su canale 5, lo scorso lunedì sera.

Titolo originale: The Danish Girl

Regia: Tom Hooper

Interpreti principali: Eddy Redmayne, Alicia Vikander, Matthias Schoenaerts, Ben Whishaw, Amber Heard


Uscita italiana: 18 febbraio 2016

Premio Oscar 2016: Alicia Vikander - migliore attrice non protagonista 

Recensione

Ho già visto in precedenza qualche film in cui Eddy Redmayne è protagonista e lo reputo un attore eccezionale, davvero molto bravo. Recita con talmente tanto sentimento e ardore da riuscir a coinvolgere lo spettatore fin dai primi minuti... Tutto ciò è accaduto anche in "The Danish Girl", dove la sua interpretazione, così come quella di Alicia Vikander, è stata meravigliosa.

Immagino sia impossibile non apprezzarla, se si considera, quanto sia particolare il ruolo affidatogli... Prima di vedere il film, conoscevo la trama solo per sommi capi (questa è stata una delle rare volte in cui ho visto il film prima di aver letto il libro); premetto, quindi, di non avere idea sul fatto che possano esserci state omissioni più o meno importanti per quanto riguarda la trama.

In breve, le vicende sono ambientate nella Copenaghen degli anni 20. Sullo sfondo di una Danimarca progressista si svolge la storia di due pittori ormai sposati: Gerda e Einar. I due si amano tanto e desiderano avere un bambino che fatica ad arrivare. 

Un giorno Gerda chiede a suo marito Einar di posare per lei con addosso delle calze da ballerina, poichè la donna aveva bisogno di un modello a cui ispirarsi per ultimare il suo ritratto.

Da questo momento scatta qualcosa nell'animo di Einar, che lentamente lo porterà a riflettere tanto fino a farlo giungere ad una strana realtà, ma che tuttavia per lui, sembrerà molto più vera di quanto lo sia stata la sua vita finora.

Ad alimentare questi strani pensieri ci sarà Gerda, che una sera, per gioco, propone al marito di accompagnarla ad una festa, travestito da donna. La trasformazione riesce davvero bene e per l'occasione, i due inventano anche un nome fittizio: Lili Elbe.

Questo passo pone le basi per il radicale cambiamento dell'uomo che da quella sera si convince ancor di più di non poter essere ciò che è, ma avverte l'esigenza di dover cambiare identità, in quanto non sente di appartenere al suo corpo, non riesce ad accettarsi come uomo, anzi desidera ardentemente veder tramutare il suo aspetto esteriore in quello di una donna, che è ciò che sente realmente di essere...

Il film è tratto dall'omonimo romanzo di David Ebershoff, "la danese", pubblicato per la prima volta nel 2001, il quale narra la vera storia di Lili Elbe, meglio conosciuta come la prima persona nata di sesso maschile, poi divenuta donna, grazie ad una serie di interventi chirurgici.

Come vi ho detto, non sapevo molto della trama, ma conoscevo l'argomento di fondo e ciò è stato, sicuramente, uno dei tanti motivi che mi hanno spinta a voler guardare questo che si prospettava anche un film, nel complesso, abbastanza triste.

Alcuni potrebbero considerare il film come la semplice biografia della prima donna transessuale, ma io vi ho trovato molto di più. Al di là del fatto che anche solo questo argomento di fondo sia ricco di spunti di riflessione, che possono essere facilmente adattabili alla nostra società odierna (primo fra tutti: la voglia di Lili di poter vivere appieno sé stessa, nonostante ciò comporti sofferenza fisica e psicologica), c'è altro... ad esempio un  personaggio veramente lodevole, è quello di Gerda. Questa donna e il suo carattere potrebbero tranquillamente essere considerati l'essenza del film!
Gerda sarà sempre accanto a Lili, vedrà suo marito allontanarsi inesorabilmente da lei e dal suo amore per trasformarsi in qualcosa di nuovo che lei stessa non avrebbe mai immaginato. In cuor suo soffrirà più di tutti, in modo particolare se si considera che non farà mai nulla per impedire a Lili di compiere le sue volontà, sottoponendosi a rischiosi interventi chirurgici mai sperimentati prima.

Gerda ci insegna che quando si ama qualcuno, ciò che si mette al primo posto è la felicità della persona amata, anche se ciò comporta l'allontanamento da quest'ultima e più in generale scelte molto dolorose... Ciò che ha fatto questa donna è unico, e non tutti al suo posto, si sarebbero comportati come lei!

Alicia Vikander (Gerda) con questa interpretazione, si è aggiudicata l'Oscar come "miglior attrice non protagonista" e dopo averla vista recitare in questo ruolo e aver capito quanto sia stato importante il suo personaggio, sono convinta che questo premio sia stato più che meritato.

Per quanto riguarda altri dettagli di tipo tecnico, tutto sommato mi è piaciuta la regia, ho adorato il cast, e i costumi con le scenografie sono stati spettacolari, mi sono sentita catapultata in un'epoca diversa dalla mia  per tutta la durata del film.

Voi avete già visto questo film? Se si, vi è piaciuto? Se non lo conoscevate, spero che la mia recensione vi abbia incuriositi almeno un po' e per consigli, opinioni e quanto altro, vi aspetto nei commenti!

A presto con una nuovissima recensione,